Firmare atti all'estero

Se dovete firmare un documento da utilizzare all’estero, di regola potete farlo anche davanti al Notaio italiano.

Il nostro studio è in grado di ricevere atti in italiano e in inglese e di perfezionare la procedura per la c.d. legalizzazione o Apostille.

Tuttavia, il Notaio italiano non conosce l’ordinamento dello Stato estero, quindi è consigliabile che il contenuto sia prima avallato da un Professionista del luogo.

Il Notaio italiano redige preferibilmente l’atto in italiano e non nella lingua straniera, il che può causare problemi di comunicazione. Per ovviare a questa situazione, si possono adottare diverse soluzioni:

  • Redigere l’atto in italiano e farlo tradurre nel Paese di arrivo.
  • Redigere l’atto in doppia lingua (italiano + lingua conosciuta dal Notaio, ad esempio l’inglese, che è accettato in molti Paesi).
  • Far tradurre l’atto in Italia prima dell’invio, mediante una perizia giurata davanti al Notaio o al Cancelliere del Tribunale.

La Legalizzazione e l’Apostille

Prima di essere spedito, l’atto deve essere legalizzato per l’estero. Questa procedura serve a certificare che il Professionista che ha ricevuto l’atto è legittimato a redigere documenti pubblici.

In Italia, la legalizzazione è effettuata da:

  • Prefettura
  • Procura della Repubblica (a seconda del Paese di destinazione).

⚠️ Attenzione: è importante informarsi se la legalizzazione è necessaria, poiché in molti Paesi un atto non legalizzato non viene accettato.

Tipologie di legalizzazione

  1. Legalizzazione vera e propria

    • Richiede sia il nulla osta dell’Ente preposto nel Paese di partenza (Prefettura o Procura della Repubblica in Italia) sia l’avallo del Consolato del Paese di arrivo.
  2. Apostille (procedura semplificata)

    • È sufficiente il placet della Procura della Repubblica del Paese di partenza.

Inoltre, alcuni Paesi non richiedono né la legalizzazione né l’Apostille, quindi l’atto notarile italiano può valere senza ulteriori formalità.

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